I piani di sviluppo delle persone non possono più essere qualcosa di predefinito e standard, valido per “cluster” demografici in azienda, ma devono diventare sempre più esperienze personali e tailor-made. Esistono quattro aree principali di evoluzione per i piani di sviluppo:
1) Utilizzare un approccio olistico
2) Comprendere il contesto della persona
3) Capitalizzare le opportunità
4) Focalizzare il potenziamento delle competenze interpersonali
Utilizzare un approccio olistico
Nel passato chi curava i piani di sviluppo seguiva un approccio lineare di strategia, dato che il contesto interno ed esterno all’azienda erano allineati. Le persone trovavano le medesime opportunità e sicurezze in qualunque azienda, senza una reale competizione di offerta. Nel mondo attuale più complesso tutte queste sicurezze sono scomparse e dunque l’aspetto personale-emozionale è divenuto integrante di ogni piano di sviluppo. Questo approccio è necessariamente olisticodato che le incertezze che esistono sul lavoro si riflettono sui nostri ambiti personali, creando una sfasatura emotiva, che rende più difficile per le persone concentrarsi sul proprio sviluppo ed essere più produttive.
Questo nuovo approccio porta un cambiamento radicale nel modo di approcciarsi dell’HR nel supporto alle persone: i piani di sviluppo devono diventare piani di “auto-sviluppo”. Questo cambiamento di approccio richiede agli HR di fornire alle persone nei piani di sviluppo competenze utili per aiutarle a gestire l’ambiguità, sviluppare resilienza e adattabilità e un’attitudine proattiva.
Comprendere il contesto della persona
I piani di sviluppo devono essere approcciati come un counseling o un mentoring, con l’HR che consideri tutti i fattori umani della persona oggetto del piano.
Nel mondo attuale le persone lottano per bilanciare i loro obiettivi lavorativi con quelli personali ed extra-lavorativi. Ogni persona avrà quindi una visione personale di quello che potrebbe essere il proprio sviluppo, per questo gli HR devono ampliare il loro punto di vista in grado di poter dare una risposta efficace. L’asset fondamentale da considerare è quello della sostenibilità, critico per ogni persona e dipendente dalla loro capacità di apertura, adattabilità e resilienza.
Capitalizzare le opportunità
Un aspetto fondamentale di un approccio olistico allo sviluppo è quello che l’HR deve preparare a riconoscere e trarre vantaggio da casualità che possano tramutarsi in opportunità. L’HR può fare ciò in due modi: promuovere un approccio di apertura mentale e lavorare sul mindset, passando da uno di indecisione a esplorazione. Questo faciliterà le persone a cogliere le opportunità quando compariranno e stimolerà un mindset generalmente più curioso, flessibile, ottimista e aperto al rischio.
Il risultato di questo approccio sarà spingere le persone a cercare il proprio autosviluppo in maniera efficace. Le persone che non hanno sviluppato questo mindset invece sono più bisognose di aiuto nel loro sviluppo e meno in una zona di comfort.
Focalizzare il potenziamento delle competenze interpersonali
Nei piani di sviluppo è fondamentale lavorare sulla capacità delle persone di relazionarsi, sempre in ottica di rassicurazione personale e di maggiore proattività. Le competenze più rilevanti sono quelle dell’Intelligenza Emotiva, che permettono alle persone di essere più produttive in qualunque contesto aziendale operino. Le seconde sono quelle Relazionali, fondamentali per costruire reti di supporto che facilitano il superamento delle difficoltà.