Mentre le aziende continuano a migliorare l’esperienza dei loro dipendenti, le sfide che devono affrontare arrivano in un periodo storico complesso. Aziende con una reputazione affermata sono sotto immensa pressione per crescere e innovare se vogliono sopravvivere in un’economia incerta e difendere la loro quota di mercato dai nuovi arrivati, i quali sono in grado di attirare una percentuale sempre maggiore dei talenti più competenti con la promessa di uno “scopo più grande”.
La competizione per i talenti non è solo fra aziende affermate e nuovi arrivati ma anche fra le aziende affermate stesse. Mentre la digital transformation prende piede in ogni industria, le aziende si contendono data scientist, programmatori, esperti di digital media, e altri lavoratori del ramo tech. Ciò fa sorgere la domanda come e quanto queste aziende siano in grado di differenziarsi fra di loro per attirare i talenti.
Le aziende inoltre si stanno spostando dall’approccio “pay and reward” verso un approccio che ponga la persona al centro. Questa necessità deriva dal desiderio delle aziende di fornire una “employee experience” che combini soddisfazione mentale ed emotiva insieme ad uno stipendio adeguato. Le aziende del settore finanziario e della consulenza, che storicamente hanno attratto i migliori talenti con stipendi elevati, vedono i medesimi talenti accettare lavori meno pagati in aziende giovani che hanno costruito un solido empoyer brand e propongono una employee experience più completa.
Un approccio più completo alla gestione dei talenti porta benefici anche all’azienda: programmi di wellness in particolare sono collegati ad un incremento della produttività e dell’innovazione. Il problema è definire se queste tipologie di iniziative siano efficaci: le aziende non possono dare ad ogni dipendente una fit band per dimostrare che si prendono cura del loro wellness. Servono programmi strutturati e curati nel tempo che sviluppino ingaggio fra le persone.
A differenza del denaro, che è puramente una transazione, i riconoscimenti immateriali richiedono costante cura e vicinanza ai bisogni dei dipendenti. È un modo per le aziende di dimostrare che sono genuinamente coinvolte nel prendersi cura le proprie persone. Queste attività sono sempre state nel dominio dell’HR, ma oggi sono divenute cruciali per attrarre, ritenere e ispirare i migliori talenti. I team HR sono nella migliore posizione per facilitare questi processi. Essi possono unire il loro punto di vista privilegiato sui comportamenti umani con una crescente mole di “Big Data” sui dipendenti: i leader HR possono aiutare le loro organizzazioni a sviluppare programmi e approcci manageriali che pongano le persone – e quindi i talenti – al centro.

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